Effetto Ottawa.
In quel pomeriggio
di cielo grigio su Ottawa
tornai a vedermi bambina.
A scuola la maestra ci imponeva di disegnare
su fogli a quadretti per insegnarci, diceva,
“a controllare un giorno la realtà”.
Niente di più inutile.
Dopo tanti anni il foglio a quadretti
mi appariva smisuratamente dilatato
per accogliere,
mi appariva smisuratamente dilatato
per accogliere,
nella modernità di un grattacielo,
le linee e i colori della città antica.
Effetto estraniante.
E proprio non riuscivo a controllare
nè la realtà nè i pensieri,
perchè tutto sembrava continuamente mutare
in quello specchio gigante
come nel Luna Park delle Mille Illusioni
che è, in fondo, la vita.
Nessun commento:
Posta un commento