venerdì 2 febbraio 2018

OYA YANSA, CANDELORA CUBANA IN PIEMONTE

 OYA YANSA
acrilico su tela
cm 200 x 113
2016
nella Chiesa della Misericordia di Livorno Ferraris (Vercelli), 
in occasione della mostra
"Gufi, spettri e dintorni"
agosto 2017
In primo piano una scultura di Giovanni Tamburelli

Da L'Avana, dove nel gennaio 2017 era stata esposta al Museo Casa de Africa in una mia personale dal titolo "LAS MUERTERAS Y LOS ANCESTROS", nell'estate dello scorso anno OYA YANSA è comparsa in una chiesa sconsacrata della pianura vercellese. 

Come un dipinto della Vergine della Candelora con cui è sincretizzata, Graziano Prola e Denise di Prola Tratti d'Arte hanno voluto inserirla in un altare laterale al posto di una pala ormai scomparsa.
Ed è stata subito magia.


Lei, che con Iewa e Obba è una delle tre Muerteras, le divinità che la Santeria considera le protettrici del cimitero, non poteva che volare in uno spazio che in epoca barocca  ospitava i condannati a morte nella loro ultima notte.


Oggi, 2 febbraio, ricorre la sua festa.
Mi piace immaginaria circondata dalla luce tremolante e flebile di
 mille candele. Qui, in terra lontana, dov'è arrivata spinta dal vento.

OYA YANSA, LA VERGINE DELLA CANDELORA




OYA YANSA
acrilico su tela
cm 200 x 113
2016
nella Chiesa della Misericordia di Livorno Ferraris (Vercelli), 
in occasione della mostra
"Gufi, spettri e dintorni"
agosto 2017
In primo piano una scultura di Giovanni Tamburelli

Da L'Avana, dove nel gennaio 2017 era stata esposta al Museo Casa de Africa in una mia personale dal titolo "LAS MUERTERAS Y LOS ANCESTROS", nell'estate dello scorso anno OYA YANSA è comparsa in una chiesa sconsacrata della pianura vercellese. 

Come un dipinto della Vergine della Candelora con cui è sincretizzata, Graziano Prola e Denise di Prola Tratti d'Arte hanno voluto inserirla in un altare laterale al posto di una pala ormai scomparsa.
Ed è stata subito magia.


Lei, che con Yewa e Obba è una delle tre Muerteras, le divinità che la Santeria considera le protettrici del cimitero, non poteva che volare in uno spazio che in epoca barocca  ospitava i condannati a morte nella loro ultima notte.


Oggi, 2 febbraio, ricorre la sua festa.
Mi piace immaginaria circondata dalla luce tremolante e flebile
di mille candele. Qui, in terra lontana, dov'è arrivata spinta dal vento.