mercoledì 27 gennaio 2016

ALLA GALLERIA CASA D'ARTE VIADEIMERCATI di VERCELLI arrivano le TAVOLOZZE D'ARTISTA


TAVOLOZZE D’ARTISTA

  a cura di Renzo Rolando
in collaborazione con Nadia Presotto

4 – 14 febbraio 2016

Galleria Casa d’Arte Viadeimercati

via Vibio Crispo 3

VERCELLI

 Inaugurazione giovedì 4 febbraio, ore 17.30

In mostra le opere di:

Maria Giulia Alemanno
Antonio Barbato
Enrico Bargero
Pio Carlo Barola
Filippo Biagioli
Gianpaolo Cavalli
Giorgio Cavallone
Paola Cenedese
Marisa Cortese
Albina Dealessi
Iris Devasini
Mauro Galfrè
Carla Gamba
Renato Luparia
Giuseppe Marotto
Raffaella Marotto
Paolo Novelli
Piergiorgio Panelli
Nadia Presotto
Renzo Rolando
Laura Rossi
Marialuisa Sabato
Carla Santeni

orari:
dal martedì al sabato, su appuntamento telefonico
347 2554103  -  328 6725445

Ingresso libero

La storica Galleria Casa d’Arte Viadeimercati di Vercelli ospita dal 4 al 14 febbraio 2016  “Tavolozze d’artista”, una mostra singolare nata da un idea di Renzo Rolando e realizzata in collaborazione con Nadia Presotto, entrambi di Casale Monferrato, le cui opere saranno esposte insieme a quelle di altri 21 artisti.
Questo il testo redatto dalla critica Luisa Facelli per il catalogo che accompagna l’esposizione:
”Se si dà in mano a ventitre artisti, di provenienze e di età molto diverse, una tavolozza lignea allo stato grezzo, manufatta da Renzo Rolando, con la complicità di Nadia Presotto ideatore del progetto, e si invitano a realizzarvi sopra un’opera d’arte, si può stare certi che ne combineranno di tutti i colori. La tavolozza diventa, infatti, la loro policroma e polimaterica protagonista, non solamente  l’indispensabile strumento di lavoro che siamo  stati abituati a conoscere: da mezzo di produzione a soggetto. Forse un po’ impropriamente la definirei una matrice, in questo caso multipla, seppure identica nei venticinque esemplari, destinata a diventare un campo di sperimentazione singolare per ognuno degli artisti e quindi indistruttibile.
Poi, casomai gli oggetti avessero un’anima, per la tavolozza è giunta finalmente l’ora della riscossa, dopo il lungo scoramento causatole dalle mille novità dei modi e delle tecniche dell’arte contemporanea, ma soprattutto dopo l’avvento delle implacabili bombolette spray.
Addio pollice nell’occhiello dell’artista e del neofita, addio ingrommature pastose e colorate sul legno,  addio stereotipo del pittore accademico con tavolozza in mano, in posa davanti al cavalletto, così frequente nell’Ottocento: l’autoritratto di Francesco Hayez, o quello assai curioso del pittore svedese e fotografo Oscar Gustave Rejlander nel doppio autoritratto fotografico, per intenderci.
E come non ricordare i celebri autoritratti dei grandissimi, con tavolozze ben visibili in primo piano: da Sofonisba  Anguissola a Rembrandt, da Goya, a Van Gogh, senza dimenticare Kandinsky. Ma occorre fermarsi perché l’elenco è naturalmente ricchissimo, lunghissimo e qui fuorviante.
Sia come sia alla “Casa d’arte di viadeimercati” si potranno apprezzare lavori interessanti che hanno utilizzato tecniche e materiali di vario genere, tradizionali pigmenti, vernici, cera e chissà cosa altro. L’occhio si poserà su superfici piane o su proposte tridimensionali indugiando intorno alle immagini figurative o, ancora, intorno a suggestioni vagamente surrealiste, pop, informali, per fare solo  pochi esempi.
Bizzarrie divertenti sopra un supporto antico.
L’originalità ha bisogno di potere sbrigliare, come sempre, la propria energia, in piena libertà.
Insomma, se ne vedranno delle belle.”



martedì 19 gennaio 2016

I PENSIERI DELLA PENSIEROSA


La Pensierosa
inchiostro di china e pastelli su carta
2015

Se lo sfondo era nero
 di che colore
potevano essere 
i pensieri della Pensierosa?
Albe dimenticate,
arcobaleni cancellati,
prospettive incasellate.
Nessun accenno di primavera.


domenica 17 gennaio 2016

ANGELO INFREDDOLITO

Angelo infreddolito
pastelli acquerellabili e matita copiativa su carta
2014


Aveva freddo,
gli ho prestato il mio maglione.
"Aiutare gli angeli è opera buona",
mi ricordava la nonna tra una favola e l'altra,
ribaltando la tradizione 
che vuole che siano loro a darci soccorso.
Ma chi ha detto che quella sia l'unica regola,
 se nel mondo alla rovescia
anche l'asino vola?





lunedì 11 gennaio 2016

RAGAZZA DI MOZART OLTRE LE NOTE


Ragazza di Mozart n.3
Inchiostro di china e acquerello liquido su spartito
2015


C'era timidezza e smarrimento nel suo sguardo.
La  musica la conquistava
ma i suoi pensieri vagavano sempre più spesso 
oltre le note,
nei territori sconfinati
 dei forse e dei perché.


sabato 2 gennaio 2016

ALMAS DE MIS TALLERES: MARIA GIULIA ALEMANNO torna a LA HABANA VIEJA con una mostra fotografica


Ragazza in Calle Mercaderes davanti a Yemaya e Ochun
Gennaio 2010


ALMAS DE MIS TALLERES

Una mostra fotografica di 


MARIA GIULIA ALEMANNO



8 - 24  gennaio 2016


MUSEO CASA DE ÁFRICA
de la Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana


Obrapia No. 157 e/ San Ignacio y Mercaderes 

LA  HABANA VIEJA


Cuba

inaugurazione martedì 5 gennaio, ore 11.00

orari:
da martedì a sabato 9.00 - 17.00
domenica 9.00 - 13.00 

A cura di:
Museo Casa de África
 
Associazione Culturale onlus Elegguà, Torino
in collaborazione con: 

 Federico Brandazzi - Foto 1ne, Crescentino (Vercelli)

Info:

Casa de África:  +537  861 5798
africa@cultural.ohch.cu
Associazione Culturale onlus Elegguà: +39 347 6793929





Uomo con Eleggua - gennaio 2010


Maria Giulia Alemanno, l’artista italiana che ha saputo  interpretare e diffondere lo spirito della Santería, la religione sincretica di origine africana presente in area caraibica, torna ad esporre al Museo Casa de África di La Habana Vieja  in occasione del XX Taller de Antropología Afroamericana organizzato dallo stesso museo che quest'anno festeggia il trentennale della sua fondazione . Un evento di importanza internazionale che, in concomitanza con la nona edizione del Festival de Oralidad Afropalabra, riunisce nella capitale cubana ricercatori, artisti, narratori orali provenienti da ogni parte del mondo per un fitto programma di iniziative disseminate nei luoghi più suggestivi della città. 

Abbandonate per una volta le tele e i pennelli, Maria Giulia Alemanno in ALMAS DE MIS TALLERES  ripropone attraverso la fotografia l’atmosfera e l’intento dei vari convegni a cui ha partecipato, non già  austeri seminari per addetti ai lavori ma emozionanti proiezioni verso l’esterno e verso la gente che, con straordinaria creatività, diventa  a sua volta protagonista.  
                                       
Si tratta di un mosaico di 90 ritratti saturi delle luci dei tropici, istantanee di figure che l’artista ha incontrato in vari anni  lungo le strade di La Habana Vieja durante la festa del Cabildo, quando ad ogni 6 gennaio, si torna a rievocare l’effimera libertà concessa un tempo agli schiavi di origine africana nel Día de Reyes. Elegguá, il dio bambino vestito di rosso e di nero che apre e chiude  le porte del destino, si accompagna alle altre divinità dell’olimpo Yoruba: Yemayá, in bianco e azzurro, Ochún in giallo oro, Oggún, nei toni del verde, Changó, rosso e bianco, Oyá Yansá cangiante di mille colori. Ma ci sono anche personaggi nei costumi patchwork dei diablitos Abakua, figuranti nei panni di dame spagnole e sacerdoti, ragazzi vestiti da campesinos, variopinti artisti di strada ammiccanti dall’alto dei trampoli. E al centro di tutti Adelaida, la storica reina, figura notissima a L’Avana, signora indiscussa della festa, fiera e misteriosa, carica di collane santere. Di ognuno di loro Maria Giulia Alemanno coglie soprattutto l’intensità dello sguardo, quasi a voler sfogliare un album di ritratti interiori, ritratti di anime appunto, ottenuti senza alcun compiacimento estetico nè filtri, nè  programmi di fotoritocco. L’anima deve svelarsi così com’è,  nella sua nuda essenza.

La sequenza è scandita dai volti di figure che hanno avuto un ruolo fondamentale nella straordinaria avventura dell’artista italiana a Cuba, dove dal 2004 ad oggi  ha esposto in undici mostre personali, tra cui "Mis Orishas" al Museo Alejando de Humbold e "Yemayá y sus siete caminos" alla Casa Museo de la Obra Pía di L’Avana.  Ricordiamo in particolare, insieme al pittore Antonio Canet,  Alberto Granado Duque, il direttore del Museo Casa de África che ha fin da subito creduto al valore interculturale della ricerca di Maria Giulia Alemanno, Lázara Rodríguez Alemán, giornalista battagliera, Rafael Suao Lazu, animatore del Taller de Papel Artesanal,  Francisco Gordillo, visionario pittore di Santería, Mirta Portillo Barnet, narratrice di storie fantastiche, il critico d’arte Massimo Olivetti che l’ha sempre seguita ed incoraggiata, Gian Luigi ed Alessandro Nicola, i restauratori italiani che hanno montato le grandi tele di Yemayá alla Obra Pía, lo scenografo Gino Pellegrini con cui nel 2010 ha realizzato la performance "Entre tierra y cielo. Canto pictórico a los Orishas" nella cornice coloniale della Plaza Vieja. 
ALMAS DE MIS TALLERES, visitabile dall' 5 al 24 gennaio 2016, è dedicata ad Alberto Granado, il miglior amico di Ernesto Che Guevara, che continua a vivere nel cuore di Maria Giulia Alemanno come un padre amato ed un prezioso modello di ideali e di vita.