martedì 26 aprile 2016

mercoledì 20 aprile 2016

OLTRE LE NUVOLE IL SOLE SU SAN GRISANTE

San Grisante, frazione di Crescentino (Vercelli)


Un pomeriggio d'aprile,
 bucando le nubi che avvolgevano la campagna,
 il sole ha voluto baciare il paese dei miei vecchi.
Raggi viola hanno abbracciato le sue case 
e quel campanile, 
esile e aguzzo come un punto esclamativo,
che da anni dialoga con l'infinito.
I miei antenati erano radunati lassù, 
 nella massima luce,
come un tempo si ritrovavano sull'aia per far festa.
Ripassavano vicende di famiglia ingarbugliate,
parlavano dei raccolti e della caccia.
Le donne, come sempre in disparte,
ascoltavano in silenzio le storie dei loro colonnelli.
Solo un velo sottile separava la terra dal cielo.


lunedì 18 aprile 2016

SCAGLIOLA e CANTAMBANCHI con UN LIBRO E LA SUA MUSICA alla storica COOPERATIVA BORGO PO e DECORATORI di Torino


Realtà aumentate nel Museo della pioggia


I CANTAMBANCHI e GLI ALLEGRI IMBIANCHINI
Un libro e la sua musica

Sabato 23 aprile 2016, ore 17.00

COOPERATIVA BORGO PO e DECORATORI
(gli imbianchini)

Via Lanfranchi 28
(dietro la Gran Madre)

TORINO

info:
tel. 011.819.06.72 – 011.819.59.18


Reading dal libro di
Renato Scagliola
“IL MUSEO DELLA PIOGGIA”
Storie di paradossi, realtà aumentate,
cattiverie e fenomenali cretinaggini del secolo presente.
E alla fine storie normali in montagna di silenzi, persone e vacche,
e concerto dei
CANTAMBANCHI.
Un pomeriggio di folk d’epoca del nord ovest,
per voci e strumenti acustici.



Ai piedi del Monte Bracco Scagliola medita sulle brutture dei graffiti urbani che richiederebbero il radicale intervento degli Imbianchini

…In Algeria, in pieno deserto, su un solitario masso, vicino a un primitivo ricovero in pietra, è incisa una donna nuda. La guida spiega poi che si trattava di un vecchio avamposto della legione, i soldati si annoiavano, pensavano solo a quello……
Altrove, segni inequivocabili di una scrittura in arabo, tradotti dicono “ Ahmed è passato di qui”. Morale: è possibile che i nostri antenati abbiano avuto il bisogno di lasciare un segno del loro passaggio sulla terra. Senza immaginare che millenni dopo i discendenti avrebbero potuto scervellarsi per interpretare chissà quale comunicazione.
Quindi semplificando, in tanti hanno (abbiamo) bisogno di lasciare un segno del passaggio sulla terra, visto che si tratta di un lampo, che sembra lungo, ma è un niente alla fine, e quindi che rimanga almeno qualcosa.
E qui arriviamo ai giorni nostri, non a graffiti rupestri, ma sbocchi di vernice, pitture e scarabocchi metropolitani, opera di grafomani con la sindrome di Ahmed. Li vediamo tutti i giorni, purtroppo, dappertutto. Autori, ignoti decoratori geneticamente modificati e malaticci, anarco­verniciatori che vogliono passare alla storia, lasciando un segno, ma indietro di cottura se parliamo di estetica, poiché la grafica arriva indigerita dagli Usa, già vecchia di 40 anni. Gregari acritici e acrilici di quell’hip-­hop che sembra l’incitamento del carrettiere….

 da "Il Museo della Pioggia", pag. 38: Ahmed è passato di qui

  

venerdì 1 aprile 2016

COME ELEGGUA

Come Eleggua sulla 5° avenida di L'Avana


Io come Eleggua
in un giorno di sole
per cercar di capire
il mistero del piccolo dio
che apre le porte del destino.
Non ho chiavi con me,
  il mio rifugio si affaccia sul mondo.
Cosa accadrà non so
e neppure conosco chi mi aspetta al crocevia,
quale strada prenderò,
chi incontrerò lungo il cammino.
Ho ancora molto da apprendere
e molto da scoprire
di questa vita in rosso ed in nero,
poco da dire e molto da dare
prima che scenda la sera.