lunedì 30 novembre 2015

VOGLIA DI MARE. LIGURIA DALL'ALTO


Liguria dall'alto n.1
pastelli a olio e grafite su carta
cm 11,5 x 16,5
2015
Della serie "Piccoli viaggi di carta"

Nel freddo che avanza
cresce la voglia di mare
e di paesaggi amici.
Liguria dall'alto, 
appena passata Genova
 in viaggio verso le montagne,
e poi le colline
e poi le pianure del Piemonte.
C'era una luce amorevole
quel giorno,
legava il mare agli ulivi.
Ma non la vela bianca
che lenta
 scivolava
libera.



giovedì 26 novembre 2015

PICCOLA YEMAYA NEL MARE DI PLAYA SANTA MARÍA


Mar de Playa Santa María -Cuba


Piccola, piccola
ma pronta ad affrontare la forza delle onde,
Yemayá Konlá sognava di sfidare tempeste e burrasche
su grandi velieri dipinti dagli arcobaleni di Ochumare.
Giocava per ore con la sabbia e con la spuma 
 aspettando serena l'arrivo delle alghe e dei coralli
con cui, seppur bambina, già amava agghindarsi.
E sempre, portando all'orecchio 
le conchiglie dal ventre rosa che le regalava la marea,
ascoltava il richiamo remoto dell'Africa
che insistente la invitava a tornare. 



mercoledì 25 novembre 2015

IL MUSEO DELLA PIOGGIA di RENATO SCAGLIOLA aperto per una sera in FRAZIONE DEVEYS di EXILLES (Torino)

Sacro e profano in ordine sparso in una sala del Museo della pioggia

Sabato 28 novembre 2015, ore 21.00

Ex scuola della Frazione Deveys di Exilles (Torino)

Presentazione del libro di

Renato Scagliola 

IL MUSEO DELLA PIOGGIA

e altre realtà aumentate" 

(Giancarlo Zedde Editore)

 Intrattenimento musicale con i Cantambanchi 
e letture a cura degli attori di ArTeMuDa. 

Ingresso libero

In collaborazione con L'Associazione Funtana Dla Vi - Amici del Deveys e l'ASD L'Ombelico di Valsusa.

Nella stessa serata, in occasione della giornata nazionale del tesseramento ANPI, sarà presente un banco informativo dell'ANPI sezione Chiomonte-Alta Valle di Susa con la possibilità di iscriversi all'ANPI 
per il 2016.


 Dalle 23.30 alle 5.30 della domenica sarà possibile assistere alle fasi di distillazione della grappa presso l'Alambicco Consortile di Deveys.

Possibilità di merenda sinoira presso "Il Gigante e la Gallina"
Per prenotazioni tel 338.1921399/345.4293629.


INFO: 335-7669611, artemuda@yahoo.it


Renato Scagliola, giornalista e cantambanco doc, nel museo della pioggia.


A proposito di distillati,  ecco un assaggio da "La grappa alla vipera" il secondo libro di Renato Scagliola. Sapori forti e conviviali adatti al freddo che avanza.




APOLOGIA DELL’AGLIO !



Ecco una elegia, una dedica, un’apologia e la teologia dell’aglio, un poemetto in prosa che per questo è detto prosaico. ..L’aglio nasce sottoterra dove diventa un giovanotto nerboruto, e si prende per chiara fama l’aggettivo di ctonio. Ma non Antonio, ctonio, con la c, come cutu, una parola greca che vuol dire sotterraneo, appartenente all’abisso, anche se l’abisso sta dieci centimetri sottoterra nell’orto, una parola mai sentita che piace soprattutto a Ceronetti che la mette ogni tanto a tradimento e obbliga a prendere il vocabolario che a quei  dei filosofi le piace solo le parole che non conosce nessuno.
 è la cultura.

Chi non lo piace l’aglio era sospetto di eresia già ai tempi dell’inquisizione, e la storia insegna che era obbligatorio coltivarlo già nel medioevo nel ducato di Savoia, perchè scacciava le streghe e anche i vermi, che gli mettevano una treccia al collo dei bambini, e chi non lo sa, diciamo che è buono anche contro i tumori, abbassa la pressione, combatte il colesterolo, ammazza le camole e le boje panatere, e guarisce anche la candida, che è quella malattia che le viene a ciulare nella neve o nella farina, mentre a farlo nella tornitura o sull’incudine, viene il tetano. Chiusa parentesi.

E poi si racconta che la prima bagna cauda l’hanno fatta ad Albugnano, con l’olio di noci - e per grazia ricevuta hanno fondato l’abbazia di Vezzolano - che oltre a essere una pietanza sopraffina, serviva anche a guarire dalla peste, e ancora oggi è meglio della penicillina, perchè tonifica, santifica, slunga e slarga, fa chersi la barba e strens la bernarda. Tanto che lo fanno anche in pastiglie e perfino in supposte, anche se non c’è paragone, fra mettersi una supposta e mangiare una bagna cauda. Per dire.
L’aglio è altamente diffuso in natura, nel vocabolario, e nelle carte topografiche anche se nascosto e imprevedibile. Una roba magica, basta pensare a Cagliostro! Qualcuno dice che è di sinistra, ma di sicuro non si sa. Comunque a Berlusconi non piace. Non è una prova, ma un indizio sì.

Comunque è il mangiare preferito dal fabbro ferraio, il forgiairon, come testimonia il maglio, e anche del muratore quando deve fare un muraglione, e ci sono dei paesi altamente rispettabili dove si va volentieri a cantare e fare merenda, come Maglione, che serve anche d’inverno quando fa freddo, e Caraglio nella magnifica provincia di Cuneo dove tutti suonano la ghironda, e a Richiaglio, che nessuno sa dov’è, ma è un posto nascostissimo, piccolissimo, nelle valli di Lanzo, dove ci sono montanari gentili, anzi quasi nessuno, e devi andare apposta e se non sai la strada non vai e non torni neanche più indietro, e sei sperso come fossi nel Ladak nel silenzio solitario, con solo la voce di qualche beru, che neanche il campanile mezzo diroccato suona più, che la campana l’hanno rubata in tempo di guerra. E infine i vecchi lo raccontano ancora quanto fu tossico e indigesto quando Cadorna mandò i bravi alpini allo sbaraglio.
E non sembra vero, ma ci piace anche andare ad Agliè, perché non è solo un paese ducale, ma era l’antico grido di guerra dei contadini canavesani coltivatori di aglio che gridavano: <agliè, agliè, andona a plè> .

E infine pensate alla meraviglia della soma d’aj, cibo epico e barbarico, che è anche una coppia di parole che sembrano un mantra tibetano, come dire un’invocazione, e invece è una pietanza che una volta era dei poveri e adesso è una specialità dello slow food che la espongono anche al Lingotto, e gli americani quando strofinano una fisca sopra le bergnoccole di una biova o di una grissia e la assaggiano gli gira la testa e rimangono sborditi e dicono my God , e non vanno mai più da mc donald, e gridano che Bush è un balengo (che magari è anche vero), e i francesi le girano le balle perchè non l’hanno inventato loro. …….



sabato 21 novembre 2015

IL CAPPOTTO VERDE


Donna nel bosco
inchiostro di china, grafite, tempera, acquerello su carta
immagine in negativo
cm 18 x 13
2002/15

Elegante nel suo cappotto verde,
s'incamminò nel bosco bianco di neve.
 "Dove sarà andata?"
"Forse in America- confabulavano in paese -
forse in Giappone..."
Tutti seguirono per qualche tempo
 tracce fantasiose e vaghe, 
poi smisero di cercarla.
La gente, si sa, ha altro da fare,
dimentica in fretta.
Il ragazzo che conosceva il suo rifugio
 non rivelò mai dove si trovasse.
 Sapeva che là era finalmente felice.



mercoledì 18 novembre 2015

MARE DI TERRA


 Maria Giulia Alemanno © Gorgonia
 ceramica smaltata 
2015

Ecco cosa accade quando il mare incontra la terra.
La gorgonia è ora albero carico di brina 
in un cielo sempre più blu.
Sono in fondo le piccole cose a svelarci
la meraviglia.



lunedì 16 novembre 2015

LA RAGAZZA DI MOZART NON POTEVA SORRIDERE


Ragazza di Mozart n.1
inchiostro di china su spartito
2015


La ragazza di Mozart non poteva sorridere
in quei giorni tristi.
Guardava sospettosa,
s'interrogava,
non capiva.
Neppure la musica più sublime,
riusciva a placare il suo cuore.

martedì 10 novembre 2015

PAESAGGIO INVENTATO, FORSE NO

Paesaggio inventato, forse no
inchiostro di china, pastelli a olio, acquerello su carta
cm 18 x 13
2012/15

Non l'ho mai vista dal vero
ma dentro di me esiste
questa piccola casa a picco sul mare.
È il rifugio ideale
che raggiungo facendomi strada
tra le macchie di ginestra e d'elicriso.
Non è un percorso facile
ma quando mi ritrovo tra i pini marittimi 
e le rocce a picco sul mare
capisco che la fatica non è stata vana.
Lì nascono le idee, riaffiorano i ricordi,
tornano da me le persone care
 che già vivono in altri mondi.
Ed entrano anche viandanti sconosciuti,
saggi visionari,
artisti del passato
che sanno tutto delle mestiche e dei colori.
Un luogo solitario
dove non sono mai sola,
un buen retiro irrinunciabile
da cui abbraccio l'orizzonte.
E tramonti e albe,
e venti di libeccio e tramontana
e l'infrangersi delle onde 
e l'odore aspro del sale
e il volo bianco dei gabbiani
che intrecciano nell'aria
trame di libertà.







domenica 8 novembre 2015

DONNA DI PROFILO - L'ATTESA

Donna di Profilo - L'attesa
inchiostro di china su foglio di vecchio quaderno
2015

Avrebbe voluto scrivere,
e scrivere, 
scrivere la sua vita
sulle pagine del vecchio quaderno.
Ma rimase in attesa
che qualcosa accadesse
per poter raccontare un attimo nuovo,
un pensiero colto al volo,
un'emozione caduta dal cielo.


domenica 1 novembre 2015

FRUTTA, VINO E PASTE DI MELIGA PER LA FESTA DEI MORTI NELLA CASA DEGLI SPIRITI

La nonna Maria e il nonno Franco come un tempo in cucina

Halloween i nostri vecchi non sapevano cos'era,
e noi evitiamo di entrare nel merito.
Ci piace invece pensare che per una sera
tornino nella casa in cui hanno vissuto
e si siedano al nostro tavolo,
ripetendo i gesti e i discorsi di un tempo.
Nessun piatto da nouvelle cuisine, per carità,
che di certo disdegnerebbero,
ma pere al vino, e castagne e paste di meliga
e una bottiglia di grignolino frizzante, 
proprio come allora.
Le foto della nonna Maria e del nonno Franco
che tanto si sono amati tra queste mura,
stasera rimarranno sul tavolo
per una cenetta ideale al lume di candela.
Verranno anche le altre anime,
Gioanot, il patriarca, e sua moglie Marietta
che tante tovaglie ha cambiato,
e l'esercito degli zii molto dabbene,
e anche la tota Cavaià
che dopo il rosario raccontava barzellette.
Si fermeranno tutta la notte nel loro regno
 a riprendere storie 
di stalla e di guerra.
"Oh, i mandarini!- dirà il nonno-
questa sì è una rarità!"
e la nonna lo guarderà adorante
mentre ne sbuccia uno soltanto per lei.
Un romanzo? No.
Ogni casa,
almeno per la festa dei morti,
può essere la casa degli spiriti.


Per loro una cena al lume di candela