sabato 31 maggio 2014

SILENZIO A BORDIGHERA




 Silenzio a Bordighera
pastelli a olio su carta
cm 11,5 x 16,5
2010
della serie Piccoli viaggi di carta


Mare di Bordighera dalla rotonda del Baretto.
Luci azzurroarancio sull’acqua 
e sulla costa di Francia.
Antiche sere in compagnia 
di Brunello Ciarlini Koerner, 
poeta, ferroviere, 
indimenticabile amico.



Silenzio a Bordighera

pastelli a olio e parole su carta
cm 11,5 x 16 / cm 40 x 50
2010




LA CASCINA CHE A SERA NON SI VEDE

 Laggiù la cascina del castello 
Gabiano (Alessandria)

Io so che c'è
 ma ho aspettato che si fondesse con le colline 
perché la luce del tramonto creasse un contrasto fortissimo, 
inglobando l'opera dell'uomo nella terra, 
impastandola, confondendola.
Fin da piccola ho amato "la cascina che a sera non si vede"
immaginando chissà quali incontri
 di contadini e contadine 
lungo la sua dritta strada sterrata. 
Credevo che scendessero tutti dal castello di Gabiano
per ritrovarsi sotto le stelle, sulla morbida collina 
ricamata di vigneti che domina la valle. 
Non pensavo al duro lavoro che iniziava all'alba,
alle schiene piegate nei campi,
alla grandine che in un amen distruggeva il raccolto.
I bambini vivono in una loro magica arcadia
 e per fortuna non sanno.
Ora guardo la tenuta del castello con disincanto 
ma ogni volta che mi appare, 
scendendo verso la piana della Piagera,
provo un tuffo al cuore.
Ed è così che mi piace,
in controluce,
cascina/collina,
sotto un cielo alto 
e trasparente,
di vetro soffiato.


SANTERA DI YEMAYÁ E DEL MARE VIOLA


Maria Giulia Alemanno: SANTERA DEL MARE VIOLA, 
tecnica mista su carta Fabriano
2007


MARÍA SOLEDAD, 
SANTERA DEL MARE VIOLA

Uscì in piena notte dalla sua casa di calle de la Obra Pía María Soledad, da sette inverni santera di Yemayá. Sette come il numero magico della dea, sette come le balze della sua gonna d’acqua e di spuma, sette come le perline alternate della sua collana e sette come gli anni di Yasmina, nata dall’amore tormentato di Maria Soledad con Pedro Torres, anche lui santero, ma di Changó, dunque tanto forte quanto infedele.
 
Non poteva negarlo. A volte un poco ancora le mancavano le  braccia d’ebano e gli occhi acquosi dell’uomo che l’aveva sedotta danzando per lei, solo per lei sotto la luna, rumbe sfrenate e sensuali tra le palme  reali e le ceibe magiche del  Bosque de la Habana. Ma la burrasca della passione aveva presto lasciato il posto alla calma desolata della bonaccia.  E per María Soledad erano stati giorni e notti di silenziosa disperazione, di pianti tanto tristi da non meritare neppure il conforto delle sue stesse lacrime.
Quando finalmente dopo mesi, forò il bozzolo del proprio dolore si trovò a camminare, quasi zoppicante, in calle Obispo, ignorando  la  vita che le brulicava intorno, il continuo intrecciarsi di passi e di sguardi, i profumi dei fiori dei venditori ambulanti, gli odori del pollo e del  porco cucinati  nelle bottegucce affacciate sulla strada, il canto delle cocorite e dei pappagallini in gabbia. Nulla. Mai più avrebbe creduto che sarebbe riuscita a guardare, senza tristezze e rimpianti, la luna.
 
Ma quella notte il vento s’insinuò improvviso dalla finestra, utilizzando i vetri a soffietto come i tasti di un pianoforte per invitarla a guardare di nuovo l’orizzonte e il mare. 
Il mare aveva per l’occasione indossato per lei tutte le sfumature del viola di Babalú Ayé, l’Orisha che più conosceva il peso della sofferenza, per dirle che la natura  tutta le era vicina. Così almeno le parve, specie quando s’accorse che la luce della luna stava dipingendo sulla superficie dell’acqua una scia di piccole lacrime.
“Gli orishas stanno piangendo al posto mio -pensò - per sciogliere totalmente il mio dolore. ” E pian piano, sola sul Malecón, iniziò a danzare.

Maria Giulia Alemanno


SGUARDO SULLA VALLE





Sguardo 
particolare di 
 Apparizione di Rolando nella valle.
©Maria Giulia Alemanno
acrilico su cartone  -2011




Gli sguardi in pittura 

 nascono da soli.



E sempre mi stupisco 


della loro forza o del loro candore.







venerdì 30 maggio 2014

MERCEDES VIVEVA IN UN SOLAR....




Mercedes
inchiostri di china e acquerello di Maria Giulia Alemanno ©
cm 16,5 x 11,5
2013
L'opera appartiene alla serie: Piccole donne di carta.
ed è stata esposta nel Foyer del Teatro Viotti di Fontanetto Po (Vercelli)
nella personale "Le Inquiete" - marzo 2014 


Mercedes viveva in un “solar ” tra cento altre persone,

un pueblo verticale e vociante nel cuore dell’Avana.

Sognava il silenzio per poter scrivere e creare

le sue bamboline “bin bun ban”

dal doppio corpo ed il doppio cuore,

anche loro con turbanti colorati 


e la pelle scura come la sua,

proiezioni di sè, 

della propria storia, 

delle proprie radici.

Ma il silenzio s’annidava nella selva,

dove Osain cercava erbe

per curare corpo ed anima.



Mercedes - Sguardo



AUTORITRATTO IN BURRASCA



Autoritratto in burrasca.
Particolare di Yemaya
tecnica mista si carta
2013

IO


mercoledì 28 maggio 2014

GUARDANDO MONPIOLA




 Maria Giulia Alemanno: Guardando Monpiola
 (Verrua Savoia)
pastelli a olio su carta
cm 11,5 x 16,5
2010
della serie Piccoli viaggi di carta

Qui a Monpiola riposa il mito della mia giovinezza
Verde intenso dell’estate, cielo terso.
Colline ondulate e dolci 
dietro al castello di Verrua Savoia.


Guardando Monpiola (Verrua Savoia)
pastelli a olio e testo su carta
cm. 11,5 x 16,5 / cm. 40 x 40
2010



E' UNO DI QUEI GIORNI CHE.....


Maria Giulia Alemanno: NON CAMBIANO I PENSIERI IN COLLINA
acquerello e pastelli a olio su carta







  1. ORNELLA VANONI canta "DOMANI EUN ALTRO GIORNO ...

    www.youtube.com/watch?v=-jynHnL_UH822 giu 2011 - 2 min - Caricato da Pino Scognamiglio
    TESTO DELLA CANZONE: Domani è un altro giorno di Ornella Vanoni E' uno di quei ...


ebbene si...

è uno di quei giorni che

mi prende la malinconia

e fino a sera non mi lascia più....

 Così mi faccio cullare da una musica dolce

e da una voce che conforta l'anima.

Non senza un pizzico di speranza.

In fondo lo diceva anche Rossella 0'Hara:

Domani è un altro giorno, si vedrà....





martedì 27 maggio 2014

SAN GRISANTE OGGI




San Grisante, frazione di Crescentino (Vercelli)


Posso apparire monocorde
ma come non emozionarsi di fronte ad un paesaggio simile?
Il campanile del nostro San Grisante oggi
 sembrava un ago pronto a cucire le nuvole. 
Il primo riso ha fatto la sua comparsa,
lo specchio tra poco diventerà un tappeto verde tenero
in questo angolo di mondo benedetto da Dio.




Campanile di San Grisante in cielo e in acqua


LA TRASGRESSIONE DELLA SIGNORINA MACCABEI


Signorina Maccabei, 
inchiostro di china nero su carta di Maria Giulia Alemanno
1991


Aveva un bel dire la signorina Maccabei 
che non le piacesse sfoggiare abiti nuovi 
ogni volta che usciva di casa. 
Non le credeva nessuno. 
Ogni giorno un tailleur, 
ogni giorno un completino da ragazza molto per bene. 
Mai colori sgargianti,
 solo la ricerca di un’eleganza discreta, 
pastello, sotto tono.

Ma quella volta, chissà perché, 
lei, che al massimo indossava 
perle iridescenti e spille rigorosamente d’oro, 
uscì con una collana alquanto creativa.

Era primavera, 
si risvegliavano la natura e i sensi.

E anche la Signorina Maccabei 
si concesse un debole accenno di trasgressione.




NOTTE A KOLOB CANYON






  Notte a Kolob Canyon -Utah
pastelli a olio su carta
cm 11,5 x 16,5
2011
della serie Piccoli viaggi di carta
di Maria Giulia Alemanno


Luna piena su Kolob Canyon.
Cielo color di zaffiro.  
Rocce rosso sangue, 
erbe d’oro e d’argento.
Il cuore batte forte per troppa bellezza.







Notte a Kolob Canyon
pittura e testo
cm 11,5 x 15,5 / cm 40 x 50


lunedì 26 maggio 2014

PETER PAN AI GIARIDNI LAMARMORA




Peter Pan ai Giardini Lamarmora


Peter Pan, l'eterno bambino, 
ha un debole 
per uno spazio incantato della vecchia Torino.
E' lì che si rifugia 
quando scappa dai giardini di Kensington,
non sull'Isola Che Non C'è,
come tutti crediamo.
Ed è lì che lo ritrovo 
quando cerco me stessa,
sempre pronto a ricordarmi
che il ricordo della mia infanzia
è un porto sicuro
quando la vita 
è in burrasca.




FRAMMENTO DI COSTIERA AMALFITANA STRAPPATO AL RICORDO



Frammento di Costiera Amalfitana
 © Maria Giulia Alemanno

matita copiativa su carta Fabriano
 cm 9 x 15 
 2011

Strappato al ricordo

questo frammento di mare

è il primo segno del mio passaggio

lungo la Costiera Amalfitana.

Col pensiero ritorno 
là
 dove l’anima approda in porti sicuri

nel profumo acre dei limoni.



domenica 25 maggio 2014

IL MARE CHE NOI CONOSCIAMO



Maria Giulia Alemanno: Grande nuvola sulle risaie di Fontanetto Po (Vercelli)
pastelli a olio su carta
cm 11,5 x 16,5
2011
della serie: Piccoli viaggi di carta

Il mare che noi conosciamo
 è una somma di ritagli patchwork
come di vecchie coperte americane.
Tutte le sfumature dell'azzurro e del verde ranocchio
si fondono in questa stagione
con una tecnica che solo la Natura, 
grandissima artista,
 conosce e mai svela.
E quando arrivano le nubi 
in cieli di cobalto cantante,
sono cumuli di zucchero filato volanti,
proiezioni ingigantite dei bianchi nidi impalpabili
in cui, nelle feste del paese,
affondavamo lingua e viso.
bambini di risaia e di risate,
bambini felici.


UNA SIRENA E UNA POLENA NEL MARE DI BORDIGHERA



Maria Giulia Alemanno: Sirena e Polena a Bordighera
tecnica mista su carta Fabriano 
 2010


Notte di luna piena sul  mare di Bordighera
 pennellato  d’argento cupo.

Là, dove le onde s’infrangono  
contro gli scogli di Sant’Ampelio,

s’incontrano  
un’antica polena ed una sirena senza età.

Mille racconti di vite e  di miti 
s’intrecciano nel loro silenzio.

Entrambe conoscono bene Ulisse
 e i marinai

e la storia infinita 
di un uomo in cerca di un’isola

ogni giorno più lontana.

INTERNO A CRESCENTINO




 Maria Giulia Alemanno: INTERNO A CRESCENTINO
tecnica mista su tavola 
cm 80 x 70
2003
Opera donata al Comune di Crescentino (Vercelli)
 in occasione della mostra "NEL FEMMINILE",
 Palazzo De Gregori, 2003


Proiettata sul muro, 
a coprire parzialmente l'antica mappa della città, 
c'è un'ombra improbabile ed impossibile. 
Un'ombra in pensiero. 
In primo piano il modello in legno 
del Santuario della Madonna del Palazzo 
e del campanile trasportato nel settecento 
da Crescentino Serra
 umile capomastro analfabeta, 
conosciuto nei politecnici del mondo 
per un' impresa geniale, 
 ma assai poco considerato in paese 
dove la gente, come spesso accade,  
pare avere altro a cui badare.  
"Nemo profeta in patria".
Niente di nuovo sotto il sole. 
E avevo anche messo sul tavolo 
due melograni beneauguranti, 
simbolo di prosperità ed abbondanza.....
Che direbbe il buon capomastro 
se la macchina del tempo 
lo proiettasse nel nostro presente? 
Avrebbe anche lui, 
come la ragazza e  l'ombra, 
qualche pensiero?

Cliccando sul suo nome,
 entrate nel suo microcosmo, 
vivetene la storia. 
Affascinante e visionaria.
L'avventura di un piccolo grande uomo
che merita di essere conosciuta.

BANCONOTA DELLA REPÚBLICA DE ARTISTAS: 1 SUEÑO



Maria Giulia Alemanno: Banconota della República de Artistas: 1 SUEÑO
esposta nel 2005 con altre tre idee di monete
 per il Proyecto Semilla presso la Galleria Wilfredo Lam
 Municipio di Marianao, La Habana (Cuba)


Nella República de Artistas,
 a cui orgogliosamente appartengo, 
le banconote sono fatte così. 
Con questa si compra un sogno,
 pertanto vale un sueño
E' buona idea metterne da parte tante  
e tirar fuori, al momento opportuno, 
i propri sueños dal cassetto.... 
Gli economisti non scommetterebbero 
un centesimo sulle finanze della nostra República de Artistas, 
gli utopisti si. 
E sono questi ultimi che ci piacciono 
perchè, come noi, 
si nutrono di sogni.