Maria Giulia Alemanno: Due contadini per Crescentino
Sagome ritagliate su legno,
tempera,
ognuna cm 180 x 100
1995
Faceva un gran caldo quell’estate del ‘95 a Crescentino, il caldo umido delle nostre risaie. Marinella Venegoni, per la prima volta sindaco, mi chiese di realizzare due tabelloni per la festa d’agosto della Madonna del Palazzo, da sempre occasione, come quella di San Crescentino agli inizi di giugno, d’incontro ed aggregazione della gente del paese.
Decisi di dipingere una coppia di contadini a grandezza naturale, ispirandomi ai tanti che da bambina avevo visto muoversi nella nostra terra, lui col cappello e il fazzoletto legato al collo, lei con l’abito a fiorellini, elegante nella propria modestia. Li circondai dei fiori che in quel momento abbellivano il nostro cortile, viole del pensiero variopinte e gerani rosso fragola ed aggiunsi cesti di frutta e di verdura che arrivavano direttamente dall’ orto al di là della strada, pesche, albicocche e mele, melanzane, peperoni sedani e lattuga.
I due mi fecero compagnia per molti giorni, la gioia del vederli prendere forma mi fece dimenticare il caldo sempre più opprimente e un poco mi dispiacque lasciarli andare. Li fotografai dunque davanti alla porta della stalla per conservarne il ricordo.
“Il distacco, in fondo, - mi dissi - non è che uno dei mille giochi della vita”.
Ora vivono nel lungo corridoio del Comune, al centro di Crescentino. Anche le sagome hanno un destino.
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