sabato 31 gennaio 2015

GRANDE NUVOLA BIANCA SULLA PIANA DI CANDIOLO


Grande nuvola sulla piana di Candiolo
pastelli a olio e tempera su carta
cm 11,5 x 16,5
2015

Visione d'estate.
Una grande nuvola bianca 
veleggia sulla pianura
come un dirigibile immateriale
spinto dal vento.
Chi trasporterà?
Angeli contadini? 
Anime dirette
in qualche  paradiso?
Solo il cielo lo sa,
mentre io quaggiù
tento di dipanare
la matassa del mistero,
sempre più ingarbugliata
nei perché e 
nei chissà.


MY ANGIE & THE ROLLING STONES


Maria Giulia Alemanno: ANGIE, 
tecnica mista su carta ed elaborazione digitale
2012

Ci sono ricordi che ci accompagnano negli anni, scritti sui fogli della memoria con inchiostro indelebile. 
Ascoltando Angie,  rileggo e rivedo i pomeriggi assolati della mia giovinezza a Bordighera, le ore passate ad ondeggiare  sui dondoli del Baretto, il porto ideale  scelto da noi  ragazzi,  che lì ci riunivamo con regolarità svizzera  mentre il resto della famiglia preferiva rosolare in spiaggia. 
Il Baretto non era un banale punto d'incontro.
Grazie al mitico Bruno, che lo gestiva con carisma da capitano di lungo corso, era per noi un luogo di scoperta, di scambi d'idee, di crescita condivisa. Lì eravamo sicuri di trovare bella gente e bella musica. E i Rolling Stones non mancavano mai tra i 45 giri del juke box, roba che faceva inorridire i nostri genitori, consapevoli che quei tipi ribelli, dissacranti, scarmigliati, per nulla raccomandabili,  significavano trasgressione, cambiamento, nuovo modo di vivere i sentimenti, le scoperte, l'avventura. Quei ritmi scandivano chiaramente la loro impotenza.
Le inquietudini di Angie e del suo amore erano in fondo anche le nostre. Mick Jagger ce lo ricordava con voce da brividi ed ascoltandolo, noi ragazze, speravamo che uno dei nostri amici,   ci  avrebbe sussurrato le stesse parole con la stessa irresistibile sensualità la sera davanti al mare, quando la spiaggia era ormai deserta e i grandi si preparavano a dormire. Accadeva di rado, mi pare, perché  dell'erotismo conoscevamo in genere i  rudimenti della teoria e, in quanto a pratica,  di strada ne dovevamo ancora fare molta. Ma ci aggiustavamo, ci vivevamo le nostre belle emozioni, come Angie noi ragazze versavamo qualche lacrima, i maschietti molte meno, se la memoria non mi tradisce. Tutti comunque ci beavamo dei nostri batticuori, e a fine estate, a conti fatti,  potevamo dire di essere diventati  più grandi. 


ANGIE
                        
Songwriters: Mick Jagger /  Keith Richards

Angie, Angie, when will those clouds all disappear?
Angie, Angie, where will it lead us from here?
With no loving in our souls and no money in our coats
You can't say were satisfied
But Angie, Angie, you can't say we never tried
Angie, you're beautiful, but ain't it time we said goodbye?
Angie, I still love you, remember all those nights we cried?
All the dreams we held so close seemed to all go up in smoke
Let me whisper in your ear:
Angie, Angie, where will it lead us from here?
Oh, Angie, don't you weep, all your kisses still taste sweet
I hate that sadness in your eyes
But Angie, Angie, ain't it time we said goodbye?
With no loving in our souls and no money in our coats
You can't say were satisfied
But Angie, I still love you, baby
Everywhere I look I see your eyes
There ain't a woman that comes close to you
Come on baby, dry your eyes
But Angie, Angie, ain't it good to be alive?
Angie, Angie, they can't say we never tried


The Rolling Stones - Angie - OFFICIAL PROMO (Version 1)











   

PRIMA NEVE IN RISAIA, MA QUALCHE ANNO FA


Risaia nei pressi di Crescentino (Vercelli). Prima neve


Solchi gelati.
Grafica pura.
Nitore.
Dove le linee convergono,
là è indicata la via.




E' un'immagine di qualche anno fa, recuperata dal corposo archivio dei miei vagabondaggi in risaia. Avrei desiderato scattarne di nuove ma questo nostro inverno, dato per siberiano nelle catastrofiche previsioni di fine autunno, sta regalandoci strane luci di primavera, e di neve per ora se n'è vista assai poca,  niente più che spolverate insignificanti, presto disciolte dal sole. Anche queste non erano che deboli tracce ma il gelo le aveva fissate sulle zolle e sui tetti, come bianchi ricami irregolari che si sarebbe potuti fotografare anche il giorno dopo, e quello dopo ancora. 
A volte mi chiedo se riuscirò a vedere piantagioni di banane e di ananas da noi, se potrò assaggiare un mango vercellese o una papaia di vigna monferrina. Tutto in fondo cambia. E velocemente. Anche da noi.



mercoledì 28 gennaio 2015

CON IROKO E OSAIN


Con Iroko e Osain
le due opere, della serie MIS ORISHAS
 sono in acrilico su tela di sacco
e misurano cm 180 x 115


Eccomi qui, con Iroko e Osain, 
magici e potenti.
Il primo ci indica che la salvezza sta 
nell'equilibrio tra la terra e il cielo,
l'altro ci insegna il rispetto della natura,
il potere delle erbe medicinali,
la forza del creato.
Sto bene, 
molto bene 
in loro compagnia.


martedì 27 gennaio 2015

ALBA IN VESTE DI DAMA



Maria Giulia Alemanno © Alba in veste di dama
Matita copiativa su cartone -2012


Deliziosa nel suo abito color delle viole che la mamma le aveva cucito la sera dopo otto ore di lavoro in fabbrica, Alba si avviò verso la casa dell'amica che viveva nel quartiere dei ricchi, dove ogni porta si apriva su spazi da sogno. I suoi, dopo anni di stenti, erano arrivati in città da un paesino sperduto tra le colline, alla ricerca di una vita migliore. Avevano trovato due stanze in periferia, affacciate su un ballatoio con il bagno in comune. Si alzavano alle sei, tornavano che era ormai buio. Neppure l'ombra dell' esistenza ovattata della famiglia di  Dora, che di stanze ne aveva dieci e di bagni tre, uno per i padroni , uno per gli ospiti e l'altro per la servitù.
Eppure, quando Alba si affacciò alla sala da pranzo, adorna di stucchi candidi, mobili  e quadri antichi, tutta roba che i suoi non avevano mai visto,  nemmeno riprodotta sui calendari, il fratello di Nora, biondo e pallido come un paggio del re, ebbe un sussulto. Chi era mai la regina che avanzava verso di lui? Da quale palazzo arrivava? Quale mistero celava la veletta? 
Alba se ne accorse ed accennò ad un sorriso ma non disse una sola parola. Lo lasciò fantasticare. Tanto non gli piaceva. Nel suo cuore c'era posto solo per Gianni, il figlio del panettiere, che ogni giorno le regalava una pasta di meliga, ed il sabato  un cannolo  ripieno di zabaglione.  E poi  aveva un ciuffo nero come la pece che la faceva impazzire, i denti bianchi come la neve, ed uno sguardo carico di promesse e sensualità. Non poteva desiderare nulla di più. 

lunedì 26 gennaio 2015

TRAME DI VITA A RAWDON SULLA NEVE


Neve a Rawdon - Quebec, Canada
pastelli a olio e tempera su carta
cm 11,5 x 16,5
2013
della serie: Piccoli viaggi di carta

Nei giorni in cui l'aria è di cristallo
i passaggi dell'uomo sulla neve
sono bianche scie di comete
che s'incontrano, 
s'annodano, 
si allontanano.
Come in cielo
così in terra
s'intrecciano
le trame della vita.



domenica 25 gennaio 2015

SGUARDO DI YEMAYA


Sguardo di Yemaya
 particolare di
"My name is Freedom n.2"
tecnica mista su carta Fabriano di Maria Giulia Alemanno 
2013/14


Qualche pensiero doveva turbare Yemaya
se il suo sguardo era  triste e lontano.
Ormai troppo spesso si trovava a lottare 
contro la furia  del mare in burrasca
e col tempo, anche  lei, seppure divina,
stava perdendo le forze e la speranza.
Erano in fondo umani 
gli dei dell'Olimpo Yoruba,
a volte più fragili  dei bambini,
sgomenti ed impotenti 
di fronte ai capricci del fato
e alle follie della natura.


sabato 24 gennaio 2015

NEVE SOPRA ONCINO






Neve sopra Oncino
 (Valle Po - Cuneo)
pastelli a olio e tempera su carta color tabacco
di Maria Giulia Alemanno ©
cm 11,5 x 16,5
2012
della serie PICCOLI VIAGGI DI CARTA




 Piccolo nucleo di miande, pietra su pietra. 
Nessuno.
 Poca gente ormai anche in paese.
 Il Monviso sta a guardare.
Per  le masche  ben poco  da fare.





Neve sopra Oncino
pastelli a olio e parole su carta
cm 11,5 x 16,5 / cm 40 x 50
2010



lunedì 19 gennaio 2015

UNA CASETTA IN CANADA', IL GHIACCIO E LE NOTE DEL VENTO


Legno, neve e ghiaccio sulla strada per Rawdon

Ghiaccioli sulla strada per Rawdon- Québec- Canada

"Una casetta in Canadà",
 incantata come tante se ne incontrano 
viaggiando in Québec,
mi è apparsa in una mattina tersa
 lungo la strada che conduce a  Rawdon,
alle porte della sconfinata catena delle  Laurentides.
Abitata da chi? 
Fate? 
Elfi? 
Solitari boscaioli? 
Chissà....
Non ricordo  silenzio più ovattato,
e ghiaccioli come canne d'organo
 più preziose del cristallo,
e luce più pura.
Forse sognavo,
 mentre il  vento gelido,
suonando le sue note,
correva verso il nord.