MARIA GIULIA ALEMANNO sempre più LiberaMente
giovedì 8 dicembre 2022
UNA COPERTA DI NUVOLE ROSA
Una coperta di nuvole rosa
si è distesa sulle mie colline
una sera d'inverno.
Per donare
sogni colorati ai tassi e alle gazze,
grumi di gioia
ai quattro contadini rimasti,
flebili luci al sottobosco.
Tutti stanchi.
Anche le zolle nei campi.
ANCHE QUESTO È UN SELFIE
Il viso no, i piedi si.
Più degli occhi o delle sue rughe
raccontano desideri di fuga antichi.
Donna dai pensieri nomadi,
creatura di deserti interiori.
sabato 23 luglio 2022
BOSSOLASCO (Cuneo). IMMAGINI E PAROLE: l'arte incontra la letteratura in una grande mostra internazionale
Maria Giulia Alemanno, particolare di
"José Arcadio Buendía, Ursula Iguarán e Melquíades a Macondo"
ispirato a "Cent'anni di Solitudine" di Gabriel García Márquez
olio su tela
100 x 120 cm.
2022
IMMAGINI E PAROLE
L’arte incontra la letteratura
Una mostra collettiva internazionale
d’arte contemporanea
a cura di Paola Travaglio e Gina Taddei
30 luglio - 4 settembre 2022
ex Chiesa dei Battuti
BOSSOLASCO (Cuneo)
Inaugurazione sabato 30 luglio, ore 18:00
orari:
sabato: 15,30 - 19,30
domenica: 10,00 -12,30 / 15,30 -19,30
Ingresso libero
Per informazioni:
+39 3401912811
cubo.culturabossolasco@gmail.com
instagram:@cubo_culturabossolasco
Dopo il grande successo ottenuto nell’estate del 2021 da “L’ABBRACCIO. L’eccezione di un gesto”, il Comune di Bossolasco apre gli spazi della ex Chiesa dei Battuti, Piazza Oberto 2, ad una nuova esposizione collettiva di respiro internazionale dal titolo“ IMMAGINI E PAROLE: L’arte incontra la letteratura”.
Curata da Paola Travaglio e Gina Taddei per l’Associazione “Amici di Bossolasco per l’arte” , la mostra patrocinata dal Comune di Bossolasco verrà inaugurata sabato 30 luglio alle ore 18.00 Sarà aperta fino al 4 settembre 2022 ogni sabato e domenica con i seguenti orari: sabato 15,30 - 19,30 - domenica 10,00 -12,30 / 15,30 -19,30. L'ingresso è libero.
Dialogheranno le opere di:
Maria Giulia Alemanno, Ines Daniela Bertolino, René Breila, Raffaella Brusaglino, Cornelio Cerato, Enrico Challier, Francesca Dainotto, Sasha De Maria, Germana Eucalipto, Michele Fabbricatore, Fabrizio Garelli, Cinzia Ghigliano, Franco Giletta, Michele Gilli "el Moka", Francisco Gordillo, Emanuele Greco, Hermelando B M, José González Jogo, Jotaká, Marco Laganà, Vito Langa, Arianna Lion, Fabio Marcari, Marcella Mangano, Pietro Marchese, Elisa Marengo, Pierantonio Masotti, Victor Mora, Nía B R, Gian Luigi Nicola, Brenno Pesci, Antonio Presti, Prismadanza, Purpleryta, Matteo Raciti, Alexis Rodríguez, Stefano Scarafia, Valentino Tamburini "Tambu*, Daniele Testa, Nicky Vettori, Pablo Yarza.
In catalogo testi critici di Massimo Olivetti e Paola Travaglio.
Nel cuore delle Langhe, 42 artisti provenienti da Italia, Spagna, Cuba, Repubblica Ceca e Mozambico propongono in più di 60 opere un confronto tra letteratura e arti figurative, tra parola e immagine, in una prospettiva interdisciplinare e trasversale, ma anche interculturale. Attingendo alla loro creatività e sensibilità, in una pluralità di linguaggi e tecniche (pittura, illustrazione, scultura, fotografia,incisione, installazione, video performance), offrono una personale interpretazione di un’opera letteraria a loro scelta (romanzo, racconto, poesia, favola, saggio), restituendo attraverso l’immagine la profondità di versi, parole, racconti. La relazione tra linguaggio letterario e linguaggio artistico è un incontro vasto e ricco di suggestioni, aperto a molteplici percorsi e letture interpretative, sia per gli artisti che per il pubblico. L’esposizione vuole essere uno spazio condiviso tra le arti, un luogo di confronto, di riflessione, oggi più che mai necessario.
Come scrive il critico Massimo Olivetti: “Con questa mostra a Bossolasco nasce un museo reale e virtuale della letteratura, condensata in forme che sfondano le pagine/pareti di capolavori introiettati nelle suggestioni artistiche. Una serie di ologrammi di immortali autori e di eterne opere che ci trasportano in un laico Pantheon. Márquez, Melville, Cervates, Pavese, Calvino, Blixen, Wells, Carroll, Dostoevskij, Machado, Sofocle e poi ancora Edgar Lee Masters, Alda Merini, Virginia Wolf, Gianni Rodari si rincorrono sulle pareti accompagnati da Dante, Shakespeare, ma anche da autori che pur non consacrati o meno conosciuti ci accolgono su un fantastico tappeto volante per svelarci i segreti della ritualità afro-cubana, del fascino delle montagne di Cognetti, di isole misteriose di Verne, o di metamorfosi ovidiane.”
***
L’Associazione “Amici di Bossolasco per l’arte” nasce nel 2013 con l’intenzione di recuperare la vocazione per l’arte e la cultura di Bossolasco, piccolo paese dell’Alta Langa (Piemonte) che, tra gli anni Cinquanta e Settanta del secolo scorso, rappresentava un punto di incontro per pittori, letterati e intellettuali. Dal 2013 al 2018, nei mesi estivi, l’Associazione ha organizzato la rassegna di arte contemporanea “Forme e colori”, in cui più di un centinaio di artisti italiani di rilievo ha esposto le proprie opere di pittura, scultura e fotografia all’interno di dimore e botteghe in disuso, disseminate lungo il centro del paese, a creare una sorta di “museo diffuso” che coinvolgeva le opere d’arte ma anche le architetture storiche e il paesaggio. Nel 2017 Bossolasco ha ospitato anche la mostra itinerante “La valigia. Viaggio nell’immaginario femminile”, che ha visto come protagoniste trentasette pittrici e scultrici italiane accompagnate dalle loro personali valigie. Dal 2021 l’Associazione si è rinnovata, coinvolgendo anche giovani non soltanto accomunati dalla volontà di realizzare eventi culturali, ma anche professionisti in diversi ambiti della cultura (storia dell’arte, fotografia, grafica, danza…). L’intenzione è quella di ideare e organizzare ogni anno, nei mesi di luglio e agosto, un evento dedicato a un tema specifico, in cui inserire differenti progetti espositivi, di spettacolo, di approfondimento e di incontro. L’estate 2021 è stata dedicata alla mostra collettiva “L’abbraccio: l’eccezione di un gesto”, che ha presentato le opere di pittura, illustrazione, scultura, fotografia, installazione e video performance di 44 artisti italiani e stranieri. A maggio 2022 l’esposizione è stata ospitata in Spagna nei prestigiosi spazi del MUA ( Museo dell’Università di Alicante).
mercoledì 4 maggio 2022
Al MUA, MUSEO DE LA UNIVERSIDAD DE ALICANTE arriva dall'Italia EL ABRAZO - LA EXCEPCIÓN DE UN GESTO, una splendida mostra a cura di Paola Travaglio
EL ABRAZO
LA EXCEPCIÓN DE UN GESTO
a cura di Paola Travaglio
MUA. MUSEO DELL’ UNIVERSITÀ DI ALICANTE
SALA CUB
Carretera de Sant Vicent del Raspeig
ALICANTE
Spagna
4 – 22 maggio 2022
Inaugurazione: mercoledì 4 maggio , ore 19.00
In catalogo testi di Paola Travaglio e Massimo Olivetti
orari:
da lunedì a venerdì: dalle 9.00 alle 20.00
sabato e domenica: dalle 10.00 alle 14.00
Ingresso libero
INFO:
Museo de la Universitad d’Alacant, MUAMuseo de la Universidad de Alicante
mua@ua.es
www.mua.ua.es
Tel. + 34 965 909 387/ Fax +34 965 903 464
Per visite guidate e laboratori didattici:
Tel. +34 965 909 517
didactica.mua@ua.es
Il MUA. Museo dell’Università di Alicante. Immagine tratta dal sito BLOGTURISTICO.COM (tutti i diritti riservati)
Nicola Abbruzzese, Maria Giulia Alemanno, Ines Daniela Bertolino, René Breila,Raffaella Brusaglino, Cornelio Cerato, Eleonora Collini, Germana Eucalipto,Fabrizio Garelli, Cinzia Ghigliano, Franco Giletta, José González Jogo,
Francisco Gordillo, Hermelando B M, Jotaká (Juan Carlos Viñas Ballesteros),
Marco Laganà, Vito Langa, Julio Larramendi, Arianna Lion, Fabio Mancari,
Pietro Marchese, Elisa Marengo, Marie, Nestor Martí,
Victor Mora, Nia B R, Saúl Ortega Castelló, Brenno Pesci,
Antonio Presti, Prismadanza, Purpleryta (Rita Barbero), Alexis Rodríguez,
Roberto Santana Duque Estrada, Stefano Scarafia, Quique Sena, Rafael Suau,
Tambu (Valentino Tamburini); Daniele Testa, Casia Vengoechea, Pablo Yarza
Anche in questa occasione le parole della poetessa Alda Merini sono il filo che lega le opere esposte:“Ci si abbraccia per ritrovarsi interi”. Una frase essenziale e potente, contro ogni separazione e ogni solitudine. Gli artisti ne danno la loro personale interpretazione utilizzando pittura, scultura, disegno, fotografia, installazioni, documentari e video performances. Tecniche, materiali, stili e culture si intrecciano così in un abbraccio globale ed invitano ad una riflessione sul momento storico che stiamo vivendo, in cui anche un gesto naturale e spontaneo come un semplice abbraccio è diventato un’eccezione. Ma è proprio in tempi complessi che l’Arte può dar vita ed energia a legami e movimenti che esorcizzano la separazione, offrendo al contempo la speranza di un nuovo rinascimento.
L’esposizione vuole anche essere un omaggio all’architetto cubano Daniel Taboada, 91 anni di straordinaria vitalità, a cui, il 16 maggio l’Università di Alicante conferirà la laurea magistrale honoris causa per il ruolo fondamentale che ha avuto nel recupero e nella riqualificazione degli edifici storici dell’Avana. La cerimonia, prevista per il 2021, era stata sospesa a causa della pandemia. A maggior ragione avrà un alto valore simbolico il recupero di questo abbraccio interrotto da un evento imprevedibile e paralizzante. Effetuerà la laudatio l’architetto Antonio Jiménez, professore presso la stessa università, che a Taboada è legato da profonda stima ed affetto. Con lui ha collaborato per venticinque anni, dedicandosi in particolare a studi e rilievi nei quartieri di La Habana Vieja. Carico di emozioni e di ricordi, il loro sarà un abbraccio intenso e speciale.
giovedì 23 dicembre 2021
NEL BOSCO INCANTATO
nascosti nelle radici e nei tronchi.
capimmo che solo così
martedì 21 dicembre 2021
YEMAYA ERA MOLTO ARRABBIATA
Mareggiata a Playa - L'Avana, Cuba
Oh sì, Yemaya era molto arrabbiata.
Con chi non era dato sapere.
Forse con Oggun che, sempre più selvatico,
si nascondeva nei boschi
rifiutando ogni forma di contatto;
forse con Olokun che sul fondo dell'oceano
continuava ad agitarsi
come se il mondo dovesse scomparire da un giorno all'altro.
E se avessero avuto ragione entrambi?
Il primo giustamente stanco di un'umanità incapace di relazioni e sentimenti sani?
Il secondo, preveggente, sapeva che così non poteva andare avanti?
Lei, non solo in superficie, si agitava.
Onde grandi e lunghe si abbattevano sulla riva
esprimendo con un rumore sordo e regolare le sue angosce.
Lo spettacolo, complice il vento, era bello ma terribile.
Chi lo capiva alzava canti alla Grande Madre,
recitava preghiere.
E accendeva candele nel buio di piccole stanze
chiedendo al cielo che pian piano tornasse a splendere la luce.
Con chi non era dato sapere.
Forse con Oggun che, sempre più selvatico,
si nascondeva nei boschi
rifiutando ogni forma di contatto;
forse con Olokun che sul fondo dell'oceano
continuava ad agitarsi
come se il mondo dovesse scomparire da un giorno all'altro.
E se avessero avuto ragione entrambi?
Il primo giustamente stanco di un'umanità incapace di relazioni e sentimenti sani?
Il secondo, preveggente, sapeva che così non poteva andare avanti?
Lei, non solo in superficie, si agitava.
Onde grandi e lunghe si abbattevano sulla riva
esprimendo con un rumore sordo e regolare le sue angosce.
Lo spettacolo, complice il vento, era bello ma terribile.
Chi lo capiva alzava canti alla Grande Madre,
recitava preghiere.
E accendeva candele nel buio di piccole stanze
chiedendo al cielo che pian piano tornasse a splendere la luce.