venerdì 27 febbraio 2015

SOGNO PRESAGIO: STATUA FERITA, ANZI DISTRUTTA



Più di una ferita
inchiostro di china, grafite e acquerello su carta
cm 30 x 9,5
2013

Era il settembre del 2013 
quando sognai una statua decapitata 
 grondante sangue come un essere umano. 
Mi alzai e la disegnai, bianca nella notte.
Solo la luna le faceva compagnia.
La barbarie di questi giorni,
la distruzione della Bellezza e della Storia,
mi hanno risucchiata 
nel vortice dell' incubo.
Orrore, indignazione, sgomento
MA NON PAURA.
La luna si oppone alle tenebre
e ci ricorda il potere della luce.


giovedì 26 febbraio 2015

LAMA DI LUCE NEL CIELO VERSO PINEROLO


Campagna verso Pinerolo
della serie Piccoli viaggi di carta
pastelli a olio e grafite su carta
cm 11,5 x 16,5
2015


Una lama di luce che taglia il  cielo grigio,
campi ed alberi nell'armonia del contrasto. 
La bellezza della semplicità è emozionante.


mercoledì 25 febbraio 2015

ULTIME TRACCE DI NEVE DIETRO IL CASTELLO DI UVIGLIE


Dietro il Castello di Uviglie - Rosignano (Alessandria)
della serie Piccoli viaggi di carta
pastelli a olio su carta color tabacco
cm 11,5 x 16,5
2015

Ultime tracce di neve
Grafiche, essenziali.
Campi come pettinati
in attesa della primavera.

martedì 24 febbraio 2015

POLENA SPERDUTA NEL MARE IN BURRASCA


Polena di Capo Noli
Tecnica mista su carta

Sperduta nel mare in burrasca, una polena dal volto di ragazza,
le gote rosse di freddo e di paura, i capelli scarmigliati,
guardava Capo Noli
come ad un miraggio lontano.
Quella notte di onde minacciose
volentieri avrebbe scambiato la propria ansia di libertà
con le acque calme di un porto sicuro
.


domenica 22 febbraio 2015

"ROSA PENSOSA" nel racconto di FRANCESCO CUSANNO, FilmMaker


Rosa pensosa, particolare


Ricordate?


Rosa guardava dalla finestra 

pensosa.
Ognuno cucia per lei 
il proprio racconto.
Non necessariamente rosa.

Era il breve testo legato ad un mio disegno pubblicato qualche tempo fa, che ora vi ripropongo. Un testo ed anche un invito ad impossessarsi di una immagine per darle altra vita attraverso le proprie parole. 
Mi rendo ora conto che non si tratta di un semplice gioco. E' un invito a comunicare, ad unire i nostri racconti, regalando a Rosa- e ad altre figure che la seguiranno, se mi seguirete- nuove vite che ci uniranno attraverso le maglie della rete.
Che Rosa non sia soltanto una mia creatura l'ha capito molto bene Francesco Cusanno, FilmMaker e creativo di rara sensibilità, che ha cucito per lei una storia delicata ed inquieta, aggiungendo nuovi personaggi e nuove atmosfere. 
Ci vedo tutti gli elementi per pensare ad un film... L'ambiente? Una casa del Monferrato impregnata di presenze, con le vetrate aperte su un mare di colline...

Qui sotto la sua ROSA



Rosa pensosa





grafite, penna a sfera e acquerello 
su foglio di recupero
1992



ROSA GUARDAVA DALLA FINESTRA PENSOSA

di Francesco Cusanno


Aveva bevuto. Triste. Il sole splendeva la giornata fredda intensa. L’aria la sentiva che schiacciava fino a dentro, infondo.
Era Rosa, ma vecchia, volava ancora di piccoli balzi, ma non bastavano. I pensieri lontani che la facevano volare erano diventati piccoli, corti da non uscire di lì. Una cosa non cambiava, il suo profumo. Se venivano a casa Adele, Paola, Clara insieme a Isabella, le sorelle, ridevano intorno a lei, si inebriavano. Alta, storta nei punti giusti, ne avevano tutti rispetto. Lei orgogliosa, supponente a casa sua, lasciava cadere con noncuranza come un tessuto di seta parti di sé. Le raccoglieva lui, uomo di casa che l’aveva portata in quella luminosa veranda. Prigione di una vita.
Vestito con un cardigan finto Missoni era un uomo buono, mani grandi, nodose. Pallido asciugato dall’età, ma buono.
Ma buono non basta. 
Metteva con cura i petali in un pezzo di carta di quaderno piegato a metà e li portava all’altra. Un piccolo dono semplice, pulito, apprezzato, vigliacco.


Iniziai così come una vecchia diva a lasciarmi andare, perdendo sete per strada e, più rimanevo spoglia più si acuivano i miei spini, maschi, vendicatori di una bella come ero.
Tu te ne sei accorto e mi davi da bere perché non morissi. Ma la tua cura ormai non era più solo per me.
Io senza il tuo calore pieno morivo in questa splendida giornata fredda intensa.
Addio mio caro.

Rosa





venerdì 20 febbraio 2015

IL CUORE CHIESE AIUTO

Cuore
inchiostro di china su frammento di carta
2015


Si svegliò un mattino agitato
e non era neppure stata una notte di incubi.
Aiuto! - implorò il cuore
voglio una vita migliore!-
Il suo padrone non lo ascoltò,
preso com'era dalle proprie nevrosi.
Il povero cuore non aveva più voglia 
di seguirlo nelle sue assurde frenesie,
e neppure d'assecondarne 
l'insano bisogno di auto affermazione.
Così senza tante storie si fermò.



giovedì 19 febbraio 2015

INVERNO LUNGO IL PO


Inverno lungo il Po a Crescentino
pastelli a olio, grafite e tempera su carta
2015

Bastano poche sterpaglie
 che bruciano a creare l'atmosfera.
Le nebbie si confondono col fumo,
gli alberi s'abbracciano spogli.
Oltre il fiume s'alza, irreale e confusa,
 la sagoma della fortezza dei Savoia.
Verrua....Verrua...
mitico paradiso contadino
 della mia giovinezza.


mercoledì 18 febbraio 2015

IL MUSEO DELLA PIOGGIA, il nuovo libro di RENATO SCAGLIOLA alla LIBRERIA BORGOPO' di Torino


Giovedì 19 febbraio ore 18
Renato Scagliola 
presenta il suo nuovo libro 
Il MUSEO DELLA PIOGGIA
 e altre realtà aumentate
(Zedde)
LIBRERIA BORGOPO'

Via L. Ornato 10
TORINO


Chiacchiere e illazioni con Piero Bianucci
Letture e musica dei Cantambanchi:
 Franco, Giuliano e Daniele Contardo


 info:
Tel. 011 8196386
info@libreriaborgopo.it



al Museo della pioggia

Un libro in due parti. La prima di realtà cosiddetta aumentata,  anzi storpiata e rivoltata, che diventa surreale, maltrattata con utensili bruti e cattivi, su temi di oggi tanto diffusi da diventare arnesi frusti da rigattiere. Si parla male di turismo low cost, previsioni del tempo, feste e sagre (della cipolla ripiena, del sedano rosso...), chilometri zero, commercialisti e appalti truccati, tav e animalisti, rievocazioni storiche a tutti i costi. Si ride, ma non c’è niente da ridere. Alla fine si va in montagna con storie per niente aumentate, anzi normali, e dettagli di posti fuorimano, storie di persone senza gloria, un paesaggio che commuove nella sua modesta bellezza, anziani che raccontano e giovani che mettono insieme hitech e tradizione per inventarsi una vita decente, anzi soddisfacente. E iniziative ardite come quella della nuova vita delle baite di Paraloup, in valle Stura, prima base partigiana di Nuto Revelli e compagni.


martedì 17 febbraio 2015

GRAZIA. LA FERITA


Grazia - la ferita
inchiostri di china su carta
cm 30 x 21
2015


 Disse che era inciampata in un roseto.
Non le credette nessuno. 


domenica 15 febbraio 2015

NEVE INATTESA SULLA NOSTRA TERRA


Neve lungo il Po tra Verolengo e la collina
pastelli a olio, tempera e grafite su carta
cm 11,5 x 16,5
2015

Inattesa è scesa nella notte la neve di febbraio.
Non molta in verità, 
ma sufficiente a imbiancare di nuovo la nostra terra.
Collina e pianura avvolte in un pizzo bianco
condividono un velo da sposa 
 che lascia intravedere le trame dei boschi e dei solchi.
Presto le spoglierà la pioggia
ed il sole regalerà loro
gli abiti di una nuova primavera.


sabato 14 febbraio 2015

POLENA SFUGGITA AL VELIERO

Polena sfuggita al veliero - Frammento
Inchiostro di china su carta
2015

Stanca di affrontare tempeste e burrasche
si allontanò dal veliero.
Voleva essere padrona della propria vita,
lontana da marinai ubriachi.
Non c'era neppure la luna quella notte
ma la sua decisione era chiara, illuminata.
D'ora in avanti avrebbe vissuto soltanto
per se stessa.


venerdì 13 febbraio 2015

NON PARLATEMI DI SAN VALENTINO


Marta il giorno di San Valentino
inchiostro di china e acquerello liquido
cm 30 x 21
2014


Nooooo!!!
Non parlatemi di San Valentino
 con le sue promesse d'amore eterno 
le rose rosse di passione,
le cene al lume di candela,
il romanticismo alla melassa.
Il 14 febbraio dello scorso anno
è capitato anche a me di crederci.
Lui mi guardava con occhi lucidi
da cerbiatto innamorato,
giurava che ero 
ineguagliabile 
insostituibile,
l'unica con cui avrebbe spartito per sempre la tana.
Naturalmente gli credetti.
Ma quando, tre giorni dopo, gli dissi emozionata
che lo avrei seguito anche nel bosco più fitto,
superando per lui torrenti e roveti,
si arruolò nel Battaglione Lepre
e sparì dalla mia vita per sempre.
Pietà!
Non parlatemi di San Valentino...


giovedì 12 febbraio 2015

RAGAZZA DI SAN VALENTINO


Ragazza di San Valentino
inchiostro di china ed acquerello liquido su carta
cm 30 x 21
2014


Era piena di speranze e di sogni la piccola Agnese
tanto da credere alle promesse zuccherose di San Valentino.
Più di ieri, meno di domani...
Ma domani è un altro giorno, si sa,
e sarà quel che sarà.


mercoledì 11 febbraio 2015

BREVE STORIA DELLA PORTA DELLA SOLITUDINE BLU


Porta della solitudine blu 
  olio di Maria Giulia Alemanno © 
1980 

Anche le vecchie porte hanno un destino.
 Questa del 1700 ha custodito per qualche anno, fedelmente, tutti i miei sogni. Apparteneva alla stanza bianca  di  una grande cascina nella quale ero solita rifugiarmi. Fresca d’estate e calda d’inverno, grazie ad una miracolosa stufa a legna liberty  di ceramica marrone che ricordava la casetta di Hansel e Gretel, piccola e panciuta, tutta adorna di fiori in rilievo. Lì ho coltivato idee e speranze, ho letto molti libri, dipinto, fantasticato, a tratti  sofferto.
 
E’ stato in uno di quei momenti di poca luce interiore che ho deciso di dipingerla di blu per incorniciare con un colore simbolico le due tavole centrali,  sintesi di pensieri e ricordi.
Seppur la ragazza alla finestra non possedesse  un solo tratto del mio viso, l’ho sempre vissuta come un fedele autoritratto. Io che guardo da dietro le inferiate  ciò che  accade  all’interno - in realtà il più delle volte non accadeva nulla ed il silenzio era troppo invadente  per ritenerlo una buona compagnia. Io al freddo, nella neve, accanto all'albicocco che in estate donava splendidi frutti mentre in inverno assumeva le sembianze di un vecchio intirizzito e privo di energia, contorto e nodoso come chi ha troppo penato e ormai troppo vissuto.
 
Nella tavola in basso avevo invece raccolto  in una cesta tutta la mia infanzia, un pinocchietto di legno, una palla a spicchi e soprattutto Natalina, la bambola che era stata  la mia miglior amica.
 Ritenuta un giocattolo ormai inutile  quando ero un poco cresciuta, era stata gettata un giorno , senza che io ne sapessi nulla,  tra le immondizie poco distante da casa. Lì l’avevo ritrovata un pomeriggio profumato di tiglio e di sambuco, un braccio di qua, una gamba di là, la testa rotta, il tronco di paglia ferito a morte.
Avevo pianto per ore accorgendomi per la prima volta di quanto la nostra sensibilità si possa scontrare con l’insensibilità o, semplicemente, con la superficialità degli altri. 
Perchè in fondo soffrire per una bambola? Non nasconde certo un’anima oltre i suoi  occhi azzurri, lucidi di vetro!
 
Il far rivivere Natalina sulla Porta della Solitudine Blu era stato dunque un atto di estrema  tenerezza  ed insieme,  un egoistico tentativo di recuperare, attraverso di lei, la mia parte più nascosta e lontana.
 Durò qualche tempo questa nuova intimità,  questo nuovo  gioco. Finchè un giorno   pensarono  di restaurare la casa e  non ebbero neppure bisogno di consultarsi per decidere che la porta blu fosse inadatta ad un nuovo stile e ad un nuovo decoro. Troppo malconcia, con troppi tarli e così poco elegante!
 
La sua fine fu presto decretata. Gli operai la scardinarono impietosamente  e la misero in un magazzino, appoggiata ad un vecchio pagliericcio, anch’esso ormai ritenuto privo d’utilità e di senso. 
Il resto non ha storia.
 So solo che lo sguardo della ragazza s’è fatto  più triste 
e Natalina è morta una seconda volta 
nel buio della dimenticanza.



martedì 10 febbraio 2015

IL CUORE NERO


Il cuore nero
pastelli a olio su carta
cm 30 x 21
2007/15


Era un suo regalo.
Non riusciva a non portarlo.
Ma era nero come la notte
in cui se n'era andato.
"Un cuore nero
come il peccato!"
le ripeteva sua madre.
"Soltanto un cuore nero -
rispondeva lei - Peccato..."


domenica 8 febbraio 2015

COME ERAVAMO... UN CARNEVALE A CRESCENTINO TANTI ANNI FA


Contadinelli al Carnevale di Crescentino (Vercelli)....

Una foto scattata tanti anni fa.... La recupero oggi, domenica di Carnevale qui a Crescentino, per rispolverare il ricordo dei Carnevali di un tempo, quanto bastavano un foulard ed un cappello  scovati in casa per mascherarsi.
Da contadina mi sono vestita anch’io tante volte quand’ero piccola. Ci voleva davvero poco. Uno scialletto, un grembiule, un paio di calze spesse. E voilà la metamorfosi avveniva in quattro e quattrotto, a costo e chilometri zero.
Non fui altrettanto contenta la volta che mi comprarono un  abito da damina del settecento, azzurro e blu con tanto di parrucca bianca. Bellissimo si, ma  assolutamente innaturale per me che già allora amavo andarmene per i campi e guardare gli aironi volare, vestita senza alcuna ricercatezza ma appagata e libera.
Sarebbe bello se anche i bambini di oggi, in tempo di crisi, inventassero il loro travestimento e ne fossero soddisfatti.  E anche noi grandi ne avremmo un beneficio, quantomeno estetico. Vedremmo in giro pochi Zorro e poche Barbie,  nessun Uomo Ragno, e soprattutto non uno  dei tanti mostri che popolano i loro orribili cartoni animati giapponesi. 
.

venerdì 6 febbraio 2015

ROSA PENSOSA

Rosa pensosa
grafite, penna a sfera e acquerello 
su foglio di recupero
1992


Rosa guardava dalla finestra 
pensosa.
Ognuno cucia per lei 
il proprio racconto.
Non necessariamente rosa.


giovedì 5 febbraio 2015

NEVE VERA, NON INVENTATA, SU CRESCENTINO


Neve di febbraio su Crescentino (Vercelli)


Non sbagliano ormai le previsioni del tempo....
avevano detto che alle 10 del mattino 
avrebbe iniziato a nevicare.
Alle 10 in punto ho visto i primi fiocchi...
e per tutto il giorno è scesa su di noi la neve di febbraio,
coi suoi coriandoli di un Carnevale in bianco.





mercoledì 4 febbraio 2015

NEVE INVENTATA SU SAN GRISANTE


Neve su San Grisante
pastelli a olio, grafite  e tempera su carta
cm 11,5 x 16,5
2015
della serie Piccoli viaggi di carta

Domani, dicono, dovrebbe nevicare
anche su San Grisante, terra dei miei vecchi.
La mia neve inventata
è di qualche giorno fa,
quando da queste parti già sembrava primavera.
Gli artisti, si sa, sono gente bizzarra, 
e io, che un poco artista lo sono,
sentivo il bisogno di bianco.
Qualche tratto di pastello a olio,
una punta di tempera...
 ed ecco il paesaggio innevato.
Possono scendere larghi fiocchi
anche in piena estate,
al di là di ogni previsione,
in totale libertà.
Gli artisti sono gente bizzarra,
si sa...


martedì 3 febbraio 2015

PAESAGGIO SU UN FOGLIETTO


Maria Giulia Alemanno ©:
Paesaggio su un foglietto
pastelli e acquerello su carta di recupero
2005 - 2007


Mi capita spesso di scarabocchiare, 
così, sovrappensiero.
 Nascono visi sconosciuti, a volte paesaggi.
Anche questo non so dove si trovi, 
e forse neppure esiste.
Ma chi lo può dire?
E se da qualche parte, che non so, 
ci fossero davvero 
questi pendii e queste montagne?
Dopo due anni ho aggiunto nuovi alberi.
Faranno ombra in estate
e  fiori a primavera?
.

lunedì 2 febbraio 2015

NEVE E LUNA NEL BOSCO INCANTATO


Neve e luna nel bosco incantato
      pastelli a olio, tempera, grafite 
cm 11,5 x 16,5
2015
       della serie Piccoli viaggi di carta


Quando si dipinge a memoria
i ricordi si sovrappongono,
i luoghi si confondono.
Un bosco genera un altro bosco
e un altro ancora,
sommando incanto ad incanto.
Notte di neve e di luna 
non so dove.
 É comunque un piccolo viaggio
dentro di me,
nel mio stupore
a tratti ancora bambino.


domenica 1 febbraio 2015

LISA E IL DESIDERIO DI SERENITÀ


Lisa
acquerello liquido 
pennello e penna di bambù
2014
della serie: Piccole donne di carta


Non aveva grandi desideri Lisa,
solo una ricca porzione di serenità
da condividere con chi amava
e chi l'amava.
Si rese presto conto 
che il suo era un sogno 
d' impossibile realizzazione,
almeno sul lungo periodo.
Sezionò dunque la vita in attimi
e cercò di riempirli di dolcezza.
Quando, quasi senza scosse, 
giunse il giorno in cui vide
la sua pelle segnata 
dalle prime piccole rughe,
le accolse come nuove amiche
apparse sulla via.
Se ne andò che era ormai una vecchina,
ma sempre discreta, positiva, di belle maniere.
Nella sua stanza permase per mesi 
un delicato profumo di borotalco.