martedì 3 giugno 2014

MILAGROS Y EL MARINERO




Maria Giulia Alemanno: Mi estrella - Interno a L'Avana
acquerello liquido, china e pastelli a olio su carta


 Era stata una notte folle di passione, 
illuminata da una luna rossa, 
tonda ed invadente. 
"Bella ma sinistra - aveva pensato  Milagros, 
cercando di soffocare l'inquietudine 
tra le braccia di lui. 
Ma più tentava di cancellarla, 
più questa emergeva mostruosa dal profondo. 
Benché nulla nei suoi gesti avvolgenti 
lo facesse presagire,
sapeva che se ne sarebbe andato lontano. 
"E' troppo rossa questa luna, troppo rossa, 
quasi sanguina -  
continuava a ripetersi e più il tempo passava, 
più la cantilena dentro di lei si faceva ossessiva
.... quasi sanguina, quasi sanguina.... 
finché  le parve di vedere 
piccole gocce di sangue scuro 
scendere come stelle cadenti 
verso la superficie del mare. 
"Se ne andrà quando il sole d'oriente 
comincerà a salire. 
Lo sento. Lo so -  
si disse con rassegnata tristezza,  
conscia che nessuna implorazione 
sarebbe riuscita a fermarlo. 
Così era scritto nel libro del destino.
Pedro il marinaio, partì in un'alba color d'albicocca, 
non prima di averle promesso eterno amore: 
" Esperame, mi estrella"- 
le sussurrò stringendola. 
"Volveré".
Lei rimase immobile nella sua stanza scura  
davanti alla mensola intrisa di salsedine, 
su cui fin da bambina era solita appoggiare 
i piccoli regali che riceveva dal mare. 
Non una parola. 
Soltanto uno sguardo perduto. 
Come lui già lontano.


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