mercoledì 16 luglio 2014

RECUPERO DELLE RADICI: MIA NONNA E MIO PADRE NEL CORTILE DI CRESCENTINO


Maria Ardizzone e Giovanni (Nino) Alemanno, mia nonna e mio padre, 
nel cortile di Crescentino (Vercelli).

1925 circa


Dall’archivio dei ricordi di famiglia. 
Maria tiene in braccio il figlio Giovanni, Nino, 
destinato a diventare mio padre, 
nel cortile della casa di Crescentino.
E’ un’immagine di grande tenerezza 
e mi piace che appartenga ad un passato
 in cui, potenzialmente, già ci sono anch’io.
In questi momenti di pericolosa confusione
 il recupero delle radici è fondamentale 
per sentirsi ancorati al terreno e meno soli.
Dovremmo essere in tanti 
a ridar vita alle foto di famiglia 
per affrontare con forza un futuro incerto.
Parte da qui il mio  invito
 per costrure tutti insieme 
un grande mosaico di affetti e di certezze.


Anche questa foto, a me molto cara, 
mi è stata rubata dagli hackers. 
E' vero che, trattandosi di biechi razziatori, 
non sono così raffinati da selezionare il bottino, 
ma ancora mi chiedo perché mai  
proprio mia nonna e mio padre 
debbano essere finiti nelle loro malefiche grinfie. 
Dove li hanno nascosti? 
Li hanno cancellati in un soffio? 
In questo nostro mondo, che sempre meno mi piace, 
dobbiamo accettare, senza ribellione, 
di convivere con l'idea che nulla è sicuro? 
E' forse questo il prezzo del progresso?
Scrivevo lo scorso anno  della necessità
 di costruire un mosaico di certezze. 
Non so se sia l'unica strada, 
ma certo il recupero della memoria ci porta 
al rifugio sicuro che ci lega alle radici e alla vita. 
Non è molto ma quantomeno è una speranza
 che dobbiamo proteggere e difendere. 
Come un tesoro raro. 


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