sabato 17 ottobre 2015

AUTORITRATTO CON S-VANITÁ


Davanti a S-Vanità
Grafite, inchiostro di china, pastelli a olio su carta
 nella sacrestia della chiesa di San Pietro fuori le mura 
a Crescentino (Vercelli)
durante la personale "RISVEGLI"
estate 2005

Da giovane la zia Lina, 
altera nella propria opulenza,
guardava il mondo con distacco,
convinta d'essere stata baciata dall'immortalità.
Ma tutto svanisce, nessuno resta.
Ora anche lei riposa nel cimitero del paese,
uguale a tutti gli altri,
ricchi o poveri che siano stati.
Per questo il ritratto immaginario
che le ho dedicato
s'intitola
S-Vanità.


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