mercoledì 12 novembre 2014

QUANDO YEMAYA NUOTÒ IN UN LAGO D'ORO


Yemaya in un lago d'oro
elaborazione di un particolare di"Yemaya pensando"
cm 20 x 34
inchiostro di china su carta/ pennello e penna di bambù
2014





Stanca di nuotare in tutte le sfumature dell'azzurro,
Yemaya chiese alla sorella Oshun
di farle conoscere acque di diverso colore. 
Oshun l'accompagnò allora lungo un fiume 
che tagliava come lama la selva.
Subito il verde della foresta di Oggun e di Osain
 accolse i loro passi che avvolse in bellezza primitiva.
Fu un percorso alchemico quello delle due dee, 
irto di difficoltà, a tratti estenuante.

Quanta fatica per raggiungere il lago d'oro

che solo Oshun conosceva! 
Ma quando vi giunsero all'imbrunire,
Yemaya non credette ai propri occhi.
Le acque di Oshun erano ora  miele,
ora rame, ora fuoco incandescente.
Nessuna traccia d'azzurro.
Solo ORO, ORO, ORO.
Yemaya vi si immerse con lentezza,
come per indossare un prezioso abito da regina.
 Erano calde le acque di sua sorella,
misteriose, rare.
La cotorra 
le diede il benvenuto
 intonando un canto con voce umana,
si affrettò a salutarla con veloce battito d'ali,
 lucidò per lei le sue piume da bandiera cubana.
E la Grande Madre iniziò pian piano a nuotare 
accarezzata da una leggera increspatura,
mentre il sole aranciato e lontano 
scendeva veloce nel suo mare.

*  





Nessun commento:

Posta un commento