Yemaya in un lago d'oro
elaborazione di un particolare di"Yemaya pensando"
cm 20 x 34
inchiostro di china su carta/ pennello e penna di bambù
2014
Stanca di nuotare in tutte le sfumature dell'azzurro,
di farle conoscere acque di diverso colore.
Oshun l'accompagnò allora lungo un fiume
che tagliava come lama la selva.
accolse i loro passi che avvolse in bellezza primitiva.
Fu un percorso alchemico quello delle due dee,
irto di difficoltà, a tratti estenuante.
Quanta fatica per raggiungere il lago d'oro
che solo Oshun conosceva!
Ma quando vi giunsero all'imbrunire,
Yemaya non credette ai propri occhi.
Le acque di Oshun erano ora miele,
ora rame, ora fuoco incandescente.
Nessuna traccia d'azzurro.
Solo ORO, ORO, ORO.
Yemaya vi si immerse con lentezza,
come per indossare un prezioso abito da regina.
Erano calde le acque di sua sorella,
misteriose, rare.
La cotorra
le diede il benvenuto
intonando un canto con voce umana,
si affrettò a salutarla con veloce battito d'ali,
il tocororo
lucidò per lei le sue piume da bandiera cubana.
E la Grande Madre iniziò pian piano a nuotare
accarezzata da una leggera increspatura,
mentre il sole aranciato e lontano
scendeva veloce nel suo mare.
*
Nessun commento:
Posta un commento