Visione notturna dal cortile
Ci fu un gran parlare, quasi uno screzio,
tra il lampione e la luna quella notte.
Entrambi schiavi di un ego ipertrofico
pretendevano di essere
l'uno più luminoso dell'altra.
"IO rimango acceso fino all'alba" - diceva lui.
Sì, ma il tuo raggio è limitato" - ribatteva lei.
"Lo sanno tutti che IO risplendo sui campi e sul mare,
sui laghi e sui monti".
"Sì, ma ogni tanto te ne dimentichi
e allora è buio pesto. IO sono più affidabile".
"IO sono amata e tu no - rispose stizzita la luna-
Di me scrivono i poeti, di te al massimo gli elettricisti!"
IO....
IO...
IO....
IO....
Arrivò un gregge di nubi ed oscurò lei.
Arrivò un black out improvviso e oscurò lui.
"Oh, finalmente un po' di silenzio!" - sospirò la notte.
E come i mortali
si addormentò.
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