De Amicis e Scagliola in soffitta
Lunedì 26 settembre 2016, ore 18.00
alla
il libro che ama raccontare in musica in compagnia dei Cantambanchi, il gruppo di folk progressivo da lui fondato nel 1969 insieme a Franco Contardo, a cui ora affida la lettura delle pagine più significative. E’ la prima volta che s’intrecciano, a due passi dal Po, la storia della Società Operaia di Mutuo Soccorso intitolata nel 1908 allo scrittore socialista, autore del celeberrimo libro Cuore, e quella di un gruppo centrale nel panorama della musica popolare piemontese.
Il museo della pioggia e altre realtà aumentate è un lavoro in due parti. La prima di realtà cosiddetta aumentata, anzi storpiata e rivoltata, che diventa surreale, mal trattata con utensili bruti e cattivi, su temi di oggi tanto diffusi da diventare arnesi frusti da rigattiere. Si parla male di turismo low cost, previsioni del tempo, feste e sagre (del la cipolla ripiena, del sedano rosso…), chilometri zero, commercialisti e appalti truccati, tav e animalisti, rievocazioni storiche a tutti i costi. Si ride, ma non c’è niente da ridere.
Alla fine si va in montagna con storie per niente aumentate, anzi normali, e dettagli di posti fuorimano, storie di persone senza gloria, un paesaggio che commuove nella sua modesta bellezza, anziani che raccontano e giovani che mettono insieme hitech e tradizione per inventarsi una vita decente, anzi soddisfacente. E iniziative ardite come quella della nuova vita delle baite di Paraloup, in valle Stura, prima base partigiana di Nuto Revelli e compagni.
Renato Scagliola, giornalista alla «Gazzetta del Popolo», «Stampa Sera» e «La Stampa», curatore delle Pagine della Memoria di “Torinosette”, oltre al Museo della pioggia ha pubblicato Osteria d’Oriente nel 1994 e La grappa alla vipera nel 2013.
Nessun commento:
Posta un commento