Inverno
della serie "Quattro stagioni"
acquerello e pastelli a olio su carta Fabriano
2008
E' di certo un peccato d'immodestia
quello di accostare un mio lavoro
all'opera immensa di Fabrizio De Andrè,
ma il suo "Inverno" fa parte della mia giovinezza
e le sue atmosfere sono entrate
anche in questo foglio che ho dipinto da grande,
quando già se n'era andato.
Lo sguardo assorto della ragazza
è dedicato a lui, alla sua musica e alla sua poesia
che hanno segnato la mia vita
e quella di molti della mia generazione.
Siamo quel che siamo anche grazie
alle sue note e alle sue parole.
Gente ancora in ricerca.
Come lo è stato Faber
oltre la fine.
FABRIZIO DE ANDRE' - Inverno (videoclip - audio restaurato ...
https://www.youtube.com/watch?v=T4UFjSGjdlY31 dic 2012 - 4 min - Caricato da MONDO FABERInverno
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.
Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.
Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.
Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.
Nessun commento:
Posta un commento